lunedì 30 luglio 2018

INCENERITORI E CASSONETTI, CHIEDIAMO INCONTRO URGENTE CON AAMPS


Il Coordinamento Rifiuti Zero Livorno chiede al Comune di Livorno la convocazione nei prossimi giorni del tavolo tecnico partecipativo verso Rifiuti Zero per analizzare il percorso previsto da Aamps per lo spegnimento dell'inceneritore ed il programma di estensione della raccolta porta-a-porta in tutta la città.

Nel bilancio consuntivo 2017, adottato dal C.d.A. in data 22 marzo 2018, appaiono dati e dichiarazioni che sembrano in contraddizione rispetto alle dichiarazioni ufficiali del Comune, che annunciavano una chiusura definitiva dell'impianto entro il 2021:
- si programmano "fermate straordinarie" per "interventi manutentivi" anche a 42 mesi dall'approvazione del bilancio, quindi fino all'autunno del 2021 (pag. 32 - nota integrativa);
- viene dichiarato che Aamps ha provveduto a costituire un fondo per la bonifica dell'area in cui insiste l'impianto, in un arco temporale di 8 anni a partire dal 2016, quindi "fino al 2023, anno di scadenza dell'AIA" (pag. 35 - nota integrativa).

Chiediamo quindi che l'azienda chiarisca il percorso previsto dall'azienda per giungere allo spegnimento dell'inceneritore, così come fortemente voluto dal Comune di Livorno, specificando il cronoprogramma degli interventi previsti e l'anno in cui si prevede di chiudere l'impianto.

Per quanto riguarda la raccolta porta-a-porta, nonostante nel maggio scorso sia stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Aamps e CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) per la pianificazione della stessa all’interno del centro storico, è stato pubblicato un bando di gara Aamps che offre un corrispettivo di oltre 500mila euro per riconfigurare 400 vecchi cassonetti stradali, dotandoli di apertura con tessera magnetica.
Tale sistema stradale non è compatibile con quello porta-a-porta, che nei centri urbani con problemi di spazio viene sempre supportato da piccole isole ecologiche e servizi mobili come gli eco-bus.

Utilizzare i vecchi cassonetti stradali "riconfigurati" in alcune aree della città rischia invece di esporre quelle zone al ben noto “turismo” dei sacchetti dalle zone porta-a-porta limitrofe, oltre a costituire un messaggio discordante per i cittadini degli altri quartieri, ai quali per mesi è stato giustamente spiegato che il porta-a-porta è necessario per ottimizzare la raccolta differenziata.

Senza contare che i cassonetti con tessera si trasformano in piccole discariche per mano di chi è privo della tessera, oppure vengono danneggiati ripetutamente per mantenerli sempre aperti, come accaduto recentemente a Tirrenia, con continui costi di riparazione e sostituzione.
Per questo motivo si sono rivelati fallimentari ovunque siano stati installati, mentre il porta-a-porta è stato organizzato con successo anche in moltissimi centri urbani con problemi logistici analoghi a quelli di Livorno.

Anche su questo tema, chiediamo un confronto costruttivo con Aamps in un incontro organizzato dal Comune di Livorno, per contribuire ad accompagnare il percorso verso Rifiuti Zero, tutelando la salute dei cittadini, il decoro urbano, l’ambiente e la sostenibilità economica della gestione dei rifiuti sul nostro territorio.

venerdì 20 luglio 2018

A LIVORNO IL PORTA-A-PORTA FUNZIONA, ORA PIU' ATTENZIONE ALL'EFFICIENZA


L'ultima indagine ISTAT ha reso noto che più del 62% dei cittadini italiani è ormai servito da una raccolta dei rifiuti svolta con modalità porta-a-porta, un metodo che si afferma sempre di più perché si è dimostrato l'unico in grado di raggiungere e superare il livello di raccolta differenziata obbligatorio per legge.

Il Comune di Livorno e l'Aamps hanno infatti confermato in questi giorni che, grazie all'estensione progressiva del porta-a-porta in città, è stato già superato il 50% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. Quando il nuovo sistema arriverà a coprire anche il centro storico, finalmente Livorno sarà in regola con la legge, che prevede almeno il 65% di raccolta differenziata, evitando così le sanzioni (previste in forma di tributi speciali e addizionali) e riducendo costi e inquinamento.

Le direttive dell'amministrazione comunale a proposito della necessità di aderire alla strategia Rifiuti-Zero, in cui il porta-a-porta è solo il primo passo di un percorso che dovrà arrivare in breve tempo alla chiusura dell'inceneritore, stanno quindi cominciando a produrre i loro effetti positivi.

L'ISTAT ha anche rivelato che oltre l'88% dei cittadini italiani serviti dal porta-a-porta si sono dichiarati soddisfatti da tale metodo di raccolta, dimostrando che gran parte dei problemi che si verificano nella prima fase di transizione vengono normalmente superati in breve tempo.

Le proteste quindi sono in un certo senso "fisiologiche", ma se si sviluppano oltre un certo livello segnalano la necessità di venire maggiormente incontro agli utenti, che devono essere ringraziati per il loro impegno non solo con progressive riduzioni tariffarie ma soprattutto con un servizio sempre più efficiente.

Ci aspettiamo quindi da Aamps la massima attenzione al grado di soddisfazione dei cittadini, investendo tutte le risorse necessarie, escluse ovviamente quelle bloccate dal piano di concordato, per rendere il servizio confortevole e ben organizzato nei dettagli.