martedì 15 ottobre 2019

FLASH MOB CONTRO LA DISCARICA A LIMONCINO E GLI INCENERITORI DI AAMPS ED ENI



Siamo stanchi!

Nonostante tutte le osservazioni presentate dal Comune e da ARPAT contro la discarica a Limoncino, il progetto non è stato ancora cancellato. Si va per le lunghe con ennesime verifiche e rilievi. Ci chiediamo a che serva tutto ciò: se una collina è franosa, per esempio, c'è poco da fare, i rifiuti non potranno mai arrivarci. Se non è franosa, spieghino perché è stata classificata come tale. Per quanto tempo dobbiamo ancora lottare?

Non abbiamo capito inoltre se qualche politico immagina di "concedere" lo stop alla discarica a Limoncino e la chiusura dell'inceneritore AAMPS in cambio dell'apertura di un nuovo enorme inceneritore (chiamato incredibilmente "bio-raffineria") all'interno della raffineria ENI, per bruciare un quantitativo annuo di rifiuti 5 volte superiore a quello incenerito nel forno AAMPS.

Respingiamo qualunque ipotetico "baratto" e chiediamo il rispetto delle norme, della salute dei cittadini e dell'ambiente. Per questo ci diamo appuntamento in piazza Grande a Livorno, sabato 12 ottobre alle ore 17.00:
- flash mob con maschere, facce dipinte e striscioni per chiedere la chiusura definitiva della discarica a Limoncino e dell'inceneritore AAMPS
- raccolta firme contro il mega-inceneritore (cosiddetta "bio-raffineria") che ENI e Regione vogliono costruire a Stagno

I posti di lavoro si creano e si conservano puntando sull'industria pulita, sul riciclo e sulle energie rinnovabili. Il nostro territorio, dopo tanti decenni di industria sporca, che ha messo a repentaglio l'ambiente e che ha colpito il diritto alla salute dei cittadini, merita di essere bonificato. Chiediamo la riconversione degli impianti: è incredibile che ENI, azienda statale controllata dal Governo, pensi a Livorno come terminale per i rifiuti di tutta la regione, mentre va in Kazakistan a progettare impianti eolici e in Australia a costruire centrali fotovoltaiche.

Venga a costruirle anche a Livorno e rinunci a trasformare Stagno in uno snodo di traffico di rifiuti: il nostro territorio non può diventare la pattumiera di Firenze e di altre città, abbagliato da vaghe promesse di "emissioni zero" o altre favole.