lunedì 1 aprile 2019

AAMPS CONTINUA A CONTRADDIRSI PER GIUSTIFICARE L'INCENERIMENTO DI SEMPRE MAGGIORI QUANTITA' DI RIFIUTI


Non riusciamo proprio a capire come Aamps possa permettersi di parlare di "aria fritta", a proposito del nostro allarme sul futuro aumento del quantitativo di rifiuti inceneriti a Livorno.

Prima contraddizione: dicono che la richiesta di aumento sarebbe la solita proroga chiesta tutti gli anni "quando ci avviciniamo" ai 310 giorni limite per l'esercizio dell'inceneritore. Peccato che questa istanza sia stata presentata tre mesi fa, all'inizio dell'anno, oltre al fatto che non si tratta di una proroga ma un progetto di "modifica gestionale", inspiegabilmente inserito nel progetto per l'impianto di trattamento della carta.

Seconda contraddizione: la richiesta si basa sull'asserita diminuzione del potere calorifico dei rifiuti. Peccato che, contemporaneamente, affermano che grazie al porta-a-porta sono in grado di conferire nell'inceneritore il rifiuto "tal quale", evitando la preselezione, in quanto la diminuzione della frazione umida nei rifiuti indifferenziati aumenterebbe il loro potere calorifico. Insomma, la resa termica aumenta o diminuisce?

Terza contraddizione: dire che la quantità di rifiuti inceneriti resterà la stessa è in contrasto con la semplice matematica, perché bruciare 270 tonnellate al giorno per 365 giorni, come vuole fare Aamps, significa bruciare 98.550 tonnellate l'anno, "traguardo" mai raggiunto in passato dall'inceneritore, che al massimo ha superato di poco le 76.000 tonnellate all'anno. 

Tanto è vero che la Regione Toscana, di fronte a questa inedita richiesta, ha preteso ufficialmente dall'azienda chiarimenti e documentazione integrativa.

Qui tutti gli atti: 


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