lunedì 10 aprile 2017

AAMPS E USURA, QUALCUNO INDAGA?



In merito agli approfondimenti pubblicati dalla Nazione sulle ipotesi di anatocismo e usura che potrebbero aver danneggiato Aamps , il nostro Coordinamento vorrebbe formulare pubblicamente alcune domande al Comune e all'azienda:

1) se esistono pareri legali che hanno sconsigliato al Comune e ad Aamps di agire contro le banche, perché non vengono resi pubblici?

2) Visto che l'usura è un reato molto grave, sono state aperte inchieste in proposito? Come è possibile che ben tre banche possano aver applicato anatocismo e tassi di usura all'Aamps senza che nessuno se ne sia accorto per molto tempo?

3) E' vero o no che per legge i vertici di Comune e di Aamps avevano l'obbligo di segnalare tali ipotesi di reato, in quanto pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio? 

4) E' vero o no che le stesse persone avevano l'obbligo di recuperare le somme per evitare l'enorme danno erariale che potrebbe aver subìto Aamps?

5) Come fa il Comune ad affermare che la questione dell'usura "è stata risolta dal concordato" (come se fosse possibile attribuire al Tribunale fallimentare le competenze della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti)? Tra l'altro, leggendo pag. 39 del concordato pare sia stato riconosciuto alle banche non una penalizzazione ma un premio: una percentuale di stralcio minore rispetto agli altri creditori, oltre a beneficiare del diritto a vedersi pagati non solo i crediti stralciati, in caso di ulteriori disponibilità di cassa, ma anche il 50% di quanto eventualmente recuperato da azioni di responsabilità. Si è mai vista tanta generosità in un concordato?

Crediamo che i cittadini abbiano il diritto di sapere tutto a proposito del rapporto tra azienda e banche, comprese le somme chieste in prestito da Aamps per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'inceneritore in tutti questi anni, giusto per confrontare i marginali ricavi dell'impianto (circa il 10% del totale delle entrate aziendali) con una stima completa dei costi.

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