mercoledì 23 gennaio 2019

LIVORNO SI MOBILITA CONTRO L'INCENERITORE, BASTA IMPORTARE RIFIUTI DALLE ALTRE CITTA'


Grande successo per l'incontro pubblico svoltosi al Museo di Storia Naturale ed organizzato dal Coordinamento Rifiuti-Zero della Provincia di Livorno: sala strapiena di attivisti, cittadini, associazioni e forze politiche livornesi (compresi molti attivisti M5S), che hanno deciso di mobilitarsi contro il raddoppio delle importazioni di rifiuti da altre città verso l'inceneritore di Livorno, operazione realizzata contemporaneamente alla chiusura dell'impianto di Pisa.

Pur avendo invitato pubblicamente tutti gli interessati, ci è dispiaciuta l'assenza dell'assessore Vece, il quale è però intervenuto a distanza con una lettera pubblicata sul Tirreno in cui respinge una richiesta che nessuno gli ha mai fatto, quella cioè di chiudere "immediatamente" l'inceneritore.

In realtà noi abbiamo sempre e solo chiesto di visionare gli atti in cui si concretizzerebbero gli annunci del Comune a proposito della futura chiusura dell'impianto, in quanto fino ad oggi tutti gli atti di pianificazione consultabili dal sito ufficiale di Aamps dicono esattamente il contrario: nessun progetto di riduzione o chiusura dell'impianto, neanche dopo il concordato, anzi da quest'anno l'inceneritore brucia una quantità di rifiuti importati da fuori città pari al doppio di quelli raccolti a Livorno.

Siamo diventati la pattumiera di mezza regione e non c'è nessun documento che fissa un termine a questo stato di cose.

Fa comunque impressione scoprire che proprio l'assessore Vece è forse l'unico esponente del M5S in Italia ad affermare che un inceneritore produce utili e addirittura che la sua chiusura provocherebbe il licenziamento di chi ci lavora: il movimento a cui appartiene afferma da 15 anni che tutti gli inceneritori provocano danni gravissimi alla salute (Grillo ha coniato il termine "cancro-valorizzatori") e sono economicamente in perdita. Inoltre Pisa ha chiuso il suo inceneritore senza licenziare nessuno ma ricollocando ovviamente i lavoratori in altri servizi dedicati al riciclo.

Durante l'incontro di sabato scorso, Rossano Ercolini (Presidente nazionale Rifiuti-Zero) ha chiamato i livornesi alla mobilitazione, appellandosi anche al loro orgoglio ed invitandoli a firmare la petizione sul sito change.org contro il traffico di rifiuti a Livorno, richiamando il sindaco Nogarin alle proprie responsabilità e chiedendo anche le dimissioni del governatore Rossi, colpevole di non aver ancora realizzato una pianificazione regionale virtuosa per la gestione dei rifiuti.

Su queste battaglie comuni si è inoltre celebrato il "gemellaggio" tra il Coordinamento livornese, le "Mamme no inceneritore" della piana fiorentina ed il "Movimento la Libellula" della valle del Serchio lucchese, presenti con le loro delegazioni per sostenere la lotta contro il traffico di rifiuti verso l'inceneritore di Livorno.

FIRMA: https://www.change.org/p/sindaco-di-livorno-no-al-traffico-di-rifiuti-verso-livorno

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